Inaugurazione Nuova Sede CRI a Masone

Inaugurazione Nuova Sede CRI a Masone

11 Dicembre 2010  1.529 viste

Sabato 11 dicembre è stata inaugurata la nuova sede della Croce Rossa in Villa Bagnara.

Ecco la lettera scritta dal Commissario V. d. S. Pinuccio Ottonello a tutti i Volontari della Croce Rossa di Masone di ieri, di oggi, di domani:

“Sabato 11 dicembre 2010 inaugureremo la nostra nuova sede di Croce Rossa in Villa Bagnara.
Tutti noi conosciamo i sacrifici ed il tempo dedicati per far sì che un sogno diventasse solida realtà.
Oggi finalmente ci trasferiamo nei locali comunali di Villa Bagnara, e, la nostra, può essere considerata una delle più belle sedi C. R. I., dotata di un garage, realizzato dall’Amministrazione Comunale, che può ospitare gran parte dei numerosi mezzi in nostra dotazione.
La presenza alla cerimonia di domani mattina sarà testimonianza del nostro essere volontari al servizio della popolazione, ricordo di chi ha operato prima di noi e sprone per le generazioni future.”

    Inaugurazione Nuova Sede CRI a Masone – 2010

    Il video inizia con alcune riprese dell’esterno di Villa Bagnara, nuova sede della CRI di Masone, poi le telecamere di TeleMasone riprendono le varie autorità presenti all’inaugurazione, con i discorsi e i ringraziamenti di rito, tra cui Tommaso Nino Macciò, il sindaco di Masone Paolo Ottonello, l’assessore regionale Rossetti, il Commissario regionale della CRI Massimo Nisi, il presidente dell’Ente Parco del Beigua Dario Franchello, che condivide con la CRI la sede di Villa Bagnara, e il presidente del Comitato locale di Masone della CRI Pinuccio Ottonello, che consegna tre targhe: una alla signora Rosa Carlini, per la sua vicinanza spirituale ma soprattutto materiale, una al gruppo Alpini di Masone, e una alla moglie di Luciano Carlini, uno dei primi volontari della Croce Rossa, e il più presente in tutte le occasioni, a cui viene intitolata la sala operativa.

    Dopo la benedizione del parroco Don Maurizio Benzi, viene applicata una lapide in memoria dei partigiani imprigionati e torturati in tempo di guerra, al muro dei sotterranei della villa dove c’erano le celle.

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