I danni del maltempo in Valle Stura

I danni del maltempo in Valle Stura

29 Ottobre 2019  1.933 viste

Il violento temporale che si è abbattuto nella notte tra lunedì e martedì scorso ha colpito in modo pesante la Valle Stura ed in particolare i comuni di Campo Ligure e Rossiglione con forti danni anche per i privati cittadini; fortunatamente non ci sono state vittime ma soltanto un ferito le cui condizioni sono state confortanti.

Dai primi rilievi, a causa di frane rilevanti, è risultata interrotta la provinciale del Turchino nel territorio di Campo Ligure sia in direzione Masone che in direzione Rossiglione nonché la circolazione ferroviaria sulla linea Genova – Ovada per allagamenti della sede ferroviaria.
L’esondazione dello Stura, inoltre, ed una frana in località Maddalena hanno provocato un’iniziale ostruzione al passaggio veicolare.

A Campo Ligure non si sono verificate esondazioni dei torrenti nel centro abitato bensì numerose macro e micro frane su tutto il territorio ed è rimasta una viabilità periferica fortemente in dissesto. Una decina di persone sono state sfollate dalle loro abitazioni ed è emerso il problema di raggiungere, con mezzi pesanti gli animali al pascolo del Pavaglione.
Tra le frane ha colpito particolarmente la popolazione quella che ha completamente distrutto la chiesetta del 1600 nei pressi della stazione ferroviaria, intitolata a Nostra Signora della Misericordia. Inoltre il movimento di terra in località Mongrosso, già in atto dal 2014, si è ulteriormente aggravato con le attuali piogge.

A Rossiglione la situazione è stata allarmante con una frana che ha travolto un palazzo costringendo l’evacuazione dei residenti. Anche qui frane e allagamenti, in particolare quello del sottopasso nei pressi della stazione ferroviaria e della sede dei binari, con problematiche alla viabilità in località Gamundin e per la scopertura di tubazioni dell’acquedotto.
Altre criticità si sono verificate in località Palazzo mentre un grave problema è emerso per l’intasamento delle briglie selettive sul torrente in località Berlino.
Complessivamente a Rossiglione sono risultate una cinquantina le persone evacuate dalle loro abitazioni.

Infine meno pesante è stata la situazione a Masone con problematiche in alcune strade periferiche, in particolare quella della località Masca colpita da un gravissimo dissesto, mentre sotto controllo è sempre la frana in località Regalli.

Pulizia dei fiumi e burocrazia

Dopo i danni di questa settimana causati dal maltempo, sebbene non riguardino tanto l’esondazioni dei fiumi quanto la grande quantità di eventi franosi, è inevitabile non portare l’attenzione sulla questione della pulizia degli alvei fluviali. A tal proposito il sindaco di Masone Enrico Piccardo afferma:

“Per togliere i detriti dal fiume dobbiamo chiedere il permesso persino alla sezione Pesca della Regione che valuta i rischi per i pesci. Altro che prevenzione e messa in sicurezza, siamo nel teatro dell’assurdo anche se da ridere, purtroppo, c’è ben poco”.

Il sindaco di Rossiglione Katia Piccardo rincara la dose:

“Si fa un gran parlare di sicurezza e prevenzione ma la verità è che possiamo liberare i fiumi dai detriti solo ora che stiamo già contando i danni”.

Sembra dunque essere una corsa ad ostacoli tra burocrazia e permessi, secondo i sindaci, che ora chiedono alla Regione di rivedere e semplificare la normativa. Basti pensare alla mole di documenti che è necessario compilare per intervenire nei fiumi: dalle analisi di compatibilità del materiale che si vuole togliere dall’alveo al luogo in cui sarà depositato, la documentazione da presentare ad Arpal, le richieste per la ditta che farà l’intervento, persino da dove e come entrerà nel fiume.

Intanto, in attesa che qualcosa cambi, i comuni della Valle Stura sono già pronti all’ennesima beffa.

“Basterebbe un po’ di elasticità – conclude Katia – a Rossiglione hanno i rii pieni di materiale che potremmo recuperare noi per sistemare una strada colpita da una frana. Ma la normativa non lo prevede”

Ne consegue che a Masone aspetteranno almeno un mese per riavere la strada, con il materiale che dovrà essere acquistato dal Comune mentre i detriti di Rossiglione finiranno in discarica.

Protezione civile, Toti e Sindaci

In seguito all’ondata di maltempo, martedì scorso, presso la sala consiliare del Comune di Campo Ligure, alla presenza dei sindaci e dei responsabili tecnici di Campo, Rossiglione e Masone, si è tenuta la riunione del COM (Comitato Operativo Misto), a cui hanno partecipato il Prefetto Carmen Perrotta, il viceprefetto Gabriella Bruzzone, il Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti, l’Assessore Regionale Giacomo Giampedrone, il Capo del Dipartimento di Protezione Civile Angelo Borrelli, nonché i rappresentanti di ANAS, delle forze di polizia, dei vigili del fuoco e i volontari di Croce Rossa che hanno lavorato per tutta la notte sul territorio valligiano.
L’incontro è servito ai sindaci Gianni Oliveri, Katia Piccardo ed Enrico Piccardo, per richiedere, oltre a specifici interventi sulle singole aree danneggiate, un supporto tecnico, la possibilità di accesso ai fondi previsti per lo Stato di Emergenza e la possibilità di pulizia delle briglie in deroga per somma urgenza o con supporto dell’esercito.
La Regione ha garantito il supporto economico e tecnico-progettuale per la messa in sicurezza delle aree danneggiate e la risoluzione delle situazioni di pericolo mentre l’ANAS ha confermato che proseguirà attivamente l’opera di ripristino della viabilità della strada provinciale verso Masone per garantire al più presto un senso unico alternato e il ripristino della viabilità pedonale.

Ripristino della linea Genova – Ovada

Sabato 26 ottobre sarà riaperta al traffico ferroviario la linea Genova – Ovada. Proseguono fino a domani i lavori di manutenzione straordinaria per ripristinare l’infrastruttura ferroviaria dopo i movimenti franosi di lunedì 22 ottobre, nei pressi dei binari. Sono 60 gli operai e i tecnici di RFI e delle ditte specializzate che in questi giorni stanno lavorando per garantire la riapertura in sicurezza della linea. Il procedere delle attività è condizionato dalle difficoltà tuttora presenti sulla viabilità stradale. Trenitalia manterrà attivo anche domani il servizio sostitutivo con bus fra Genova e Ovada. Diciotto mezzi effettuano collegamenti diretti senza fermate intermedie e servizi dedicati alle località intermedie. Il programma delle modifiche alla circolazione ferroviaria è sempre consultabile sul sito trenitalia.com. Prima di metterti in viaggio è consigliato contattare il Call Center gratuito 800 89 20 21, consultare la sezione infomobilità e il sito web viaggiatreno.it o seguire i canali social del Gruppo FS Italiane: twitter @fsnews_it; @lefrecce.

Rodeo sulle Valli di Masone

Improvvisato rodeo sulle valli di Masone per recuperare una 31 mucche che da giorni vagano fra le cascine delle alture di Verne. Si tratta di bestie che dopo la burrasca dei giorni scorsi sono sfuggite dal parco delle Capanne di Marcarolo, a Bosio (Alessandria) e pare di proprietà di un pastore di Ceranesi (Genova). La segnalazione delle mucche libere arriva dal sindaco di Masone Enrico Piccardo che stamane si è recato sulle colline a svolgere un sopralluogo insieme con il vice sindaco Omar Missarelli. Nelle stesse ore nella zona è giunto anche il pastore proprietario delle mucche a cavallo che ha cercato di ricondurre alcune bestie verso il parco della Capanne di Marcarolo. Gli altri animali invece dovrebbero essere recuperati con alcuni mezzi adibiti al trasporto di bestiame. La necessità di recuperare le mucche nasce dal fatto che gli animali possono rappresentare un pericolo per gli abitanti e le coltivazioni, ma anche per salvarle da possibbili attacchi dei lupi, che nella zona sono presenti da tempo e hanno decimato gli allevamenti ovini, ma anche bovini.

Altra emergenza provocata dal maltempo a Masone è una frana sulla strada al confine per Campo Ligure che da due giorni isola un abitato in frazione Masca, dove è rimasto senza collegamento carrabile un’abitazione in cui c’è anche un allevatore e un ricovero che custodisce 20 cani. Altre due abitazioni dello stesso isolato invece sono rimaste vuote perchè dopo lo smottamento gli abitanti hanno preferito trasferirsi in altre loro abitazioni situate a Masone.

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