Lunedì 3 dicembre alle ore 16.30 presso il Cinema Sivori in Salita Santa Caterina a Genova si terrà l’inaugurazione della mostra fotografica “OARN – Una storia di uomini e navi”, sui cantieri di riparazione navale dell’OARN.
La mostra può contare su un repertorio di circa 170 fotografie messe insieme dal masonese Luigi Pastorino (Cantaragnin), accompagnate dalla proiezione di un documentario realizzato da Telemasone – Rete Vallestura.
Un evento per il momento unico da non farsi sfuggire!
INGRESSO LIBERO

L’OARN – Officine Allestimento e Riparazioni Navi – è stata un fiore all’occhiello della cantieristica navale genovese, un punto di eccellenza conosciuto in tutto il mondo. Questa azienda ha rappresentato, a partire dagli anni del dopoguerra, un vero punto di riferimento nel settore delle riparazioni navali, tanto che armatori di tutto il mondo portavano a Genova le navi da fare riparare o trasformare.
Sono ormai 20 anni che l’OARN non esiste più, anche se è sempre molto presente nei ricordi dei suoi ex operai e impiegati: il loro è un ricordo affettuoso e grato, ed è tangibile l’orgoglio di aver fatto parte di quella realtà, una realtà che ha sempre valorizzato i suoi dipendenti riconoscendone il contributo che ogni singolo poteva dare.
Uno dei più convinti di ciò è sicuramente Luigi Pastorino, ex operaio di Masone entrato all’OARN nel 1939 seguendo le orme del padre e da semplice fabbro divenuto vice capo officina. Pur essendo passati 30 anni dal suo congedo dall’OARN Luigi Pastorino ha sentito ancora forte la voglia di spendersi per lasciare una testimonianza di questa azienda. Una testimonianza che consta di ben 170 fotografie e un documentario, realizzato da Telemasone – Rete Valle Stura, che verranno presentati lunedì 3 dicembre alle ore 16.30 (ingresso libero) presso il Cinema Sivori in Salita Santa Caterina a Genova, alla presenza di ex operai e dirigenti.
Questa mostra rappresenta una preziosa occasione per poter vedere e rimanere stupiti dall’imponenza dei lavori che questi cantieri erano in grado di realizzare.

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7 Commenti

  1. SASSO ENZO

    6 Dicembre 2012 at 21:16

    Mi papà ha lavorato dal 72 al 84 come rimorchiatorista portava il Cornigliano il pontone gru Giulio Cesare .
    Vorrei tanto vedere delle foto se possibile .
    Grazie SASSO ENZO

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  2. Bartolomeo Chiozza

    6 Dicembre 2012 at 16:33

    Buongiorno,
    anch’io, in vena di ricordi (ho 62 anni), come Eugeno Shiano, mi sono ritrovato a digitare “OARN” su google per ritrovare il mondo che mio padre, dipendente OARN mi ha raccontato nella mia giovinezza e a cui mi sono affezionato.
    Ho visto allestire diverse navi prestigiose della nostra marina, ultima la Michelangelo.
    Ricordo ancora con nostalgia i nomi di molti suoi colleghi, purtroppo molti di loro non ci sono più (natalin, seramena, etc) chissà se qualcuno ha avuto modo di conoscerlo e lo ricorda? si chiamava Chiozza Francesco detto Checco, caporeparto dell’ officina falegnameria.
    Penso che a breve mi recherò a visitare la mostra.
    Se qualcuno avesse piacere di contattarmi può farlo via mail a bchiozza@alice.it

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  3. luciano susino

    6 Dicembre 2012 at 12:13

    lavorare all’oarn negli anni ottanta era ambizione di molti giovani genovesi,io ho avuto questa fortuna dal 1981 al 1992 e cioe fino alla chiusura quando la maggior parte di noi e stata trasferita alla fincantieri di sestri ponente,serbo un bellissimo ricordo dell’oarn, eravamo il cantiere principe del porto di genova e noi che ne facevamo parte ne andavamo fieri, verrò sicuramente a vedere la mostra fotografica,anche per tornare nostalgicamente indietro nel tempo

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  4. giancarlo

    6 Dicembre 2012 at 11:59

    Sono entrato all’OARN nel 1974 e posso dire con fierezza che quel cantiere era gia’ tecnologico in quel periodo,c’era tutto,dai migliori tecnici,ai migliori operai,dai macchinari,alla mensa,era il meglio,e ne sono fiero di averne fatto parte,la mostra mi ha commosso,e se posso fare un appello al regista del documentario che purtroppo non ho visto,dove si puo’ reperirlo.
    Grazie Pastorino mi hai riportato nella grande famiglia OARN.

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  5. Parente Antonio

    4 Dicembre 2012 at 16:12

    Anch’io ho fatto parte per 37 anni di quella straordinaria realtà che purtroppo adesso non esiste più se non nei ricordi di molti.Andrò senz’altro a vedere la mostra e spero anche di incontrarvi qualche mio ex collega di lavoro.

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  6. Eugenio Schiano

    3 Dicembre 2012 at 06:35

    buo giorno,
    così come uso fare mi metto al pc e so da dove parto ma non so mai dove arriverò!
    oggi, senza stare a spiegare i tanti miei motivi di amore per codesta splendida città, mi viene in mente “cantieri OARN” e digito.
    non solo li trovo ma oggi stesso scopro del bellissimo evento.
    io oggi ho 59 anni e ne avevo 5 quando sono stato all’OARN. mio babbo era comandante di piccole navi dell’agip ed in occasione dei lavori con mia mamma andavamo a trovarlo per 7-10 giorni.
    sono pssati 54 anni da allora eppure ricordo ancora freschi gli odori, i rumori, le sirene, i fischi a vapore e quel modo strano di parlare o forse di cantare dei genovesi.
    chissà forse nei miei vari passaggi avrò incrociato il signor luigi.
    tanto piacere di avervi ritrovato e tantissimi auguri
    Eugenio Schiano

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  7. Gaetano Di Vasta

    28 Novembre 2012 at 16:35

    Pastorino e’ stato uno dei miei maestri quando ho iniziato a frequentare questa grande palestra di vita.
    Non vedo l’ora di abbracciarlo
    Salutoni
    Gaetano Di Vasta

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